Arcangelo Badolati (Palmi, 1966) giornalista professionista, laureato in Giurisprudenza, è caposervizio del quotidiano “Gazzetta del Sud”. È autore di numerose pubblicazioni sulle devianzecriminali e i misteri calabresi ed ha seguito, negli ultimi venti anni, i più importanti processicelebrati in Calabria. È componente del Centro di documentazione e ricerca sul fenomeno mafiosodell’Università della Calabria e del comitato scientifico dell’Università dell’Antimafia di Limbadi.È autore con Marisa Fallico, di “Nera di Calabria” e con Attilio Sabato di “’Ndrine”, due delletrasmissioni televisive più seguite nella regione. Ha vinto numerosissimi premi tra cui: “Alarico”(2003), “Pasquale Rossi” (2006), “Giannino Losardo” (2008), “Unesco per il giornalismo” (2009),“Giuseppe Calogero” (2009), “Bernardino Telesio” (2010), “Gerbera Gialla” (2011),“Strill&Rischia-Tabula rasa” (2011), “Luigi Malafarina” (2012), “Karl Otto Apel” (2013), “Iustitia- Rosario Livatino” (2014), “Corrado Alvaro” (2015), “Roberta Lanzino” (2015), “StefanoChiarini” (2016), “Giancarlo Siani” (2016), “Peppino Impastato – Giuseppe Valarioti” (2017).Ha ricevuto riconoscimenti speciali (2010, 2011 e 2014) dall’Associazione Nazionale Polizia diStato e dall’Associazione Nazionale Carabinieri per le inchieste giornalistiche condotte.Riconoscimenti particolari per le pubblicazioni prodotte in Italia gli sono stati inoltre assegnati dallaprestigiosa “Accademia di Calabria” di Toronto (Canada) nel 2010 e dall’Osservatorio “Falcone -Borsellino – Scopelliti” nel 2011 e nel 2012.Ha pubblicato: I segreti dei boss (2001); Malandrini (2002); Omicidi nel Cosentino ’98-2001(2001); Sette casi per sette delitti (2003); Il Mig delle bugie (2005); il Mammasantissima (2006);Crimini (2007); ’Ndrangheta eversiva (2007); I segreti dei boss – 2 (2008); Faide (2009); Banditi eSchiave (2009); La Giustizia italiana raccontata ad un alieno (2010); Stragi, delitti e misteri (2011).Codice Rosso, la sanità tra sperperi, politica e ’ndrangheta (2012); I femminicidi (2013); Ouitalos(2014); Mamma ’ndrangheta (2014), #iodamorenonmuoio (2016). I diritti d’autore delle sue operesono devoluti in beneficenza.