di Gilberto Villella
Il prof. Francesco Benigno, docente alla Scuola Normale Superiore di Pisa ha tenuto, durante la giornata conclusiva della dodicesima edizione del Festival Tram, una Lectio Magistralis in cui ha esposto le tematiche legate al Mediterraneo, inteso come idea e non come semplice mare o spazio geografico.
Si è trattato di un excursus passato attraverso storia, filosofia, letteratura, cinema, fino ad anche gli aspetti culinari dei territori, così da raccontare il Mediterraneo, un tempo di fondamentale importanza storica e strategica, tornato di grande interesse nei tempi più recenti a causa del fenomeno dei migranti.
Lo studio e l’osservazione effettuate da varie e distinte prospettive, fornisce un’idea precisa di cosa rappresenti il Mediterraneo. Infatti, nonostante i tentativi di narrare quest’ampia zona geografica come divisore tra Europa e il resto del mondo, gli usi e i costumi sono stati spesso un comune denominatore nella storia dei popoli che ivi hanno vissuto.
Dall’incontro si evince la forte influenza di varie culture nelle tradizioni e persino nella dieta mediterranea, così diversificata perché, bagnando le coste dell’Africa, dell’Asia e dell’Europa, il Mediterraneo è crocevia di importanti scambi commerciali, attualmente diventato anche crocevia di mafie, migrazioni e sogni per il quale il dibattito politico spesso si esprime verso la chiusura dei confini.
La lezione si è conclusa con una citazione di Thor Heyerdahl, un importante antropologo svedese che ha intrapreso un particolare viaggio dal Perù alla Polinesia, volta a far riflettere sull’attuale situazione: “Frontiere? Mai vista una, ma ho sentito che esistono nelle menti di alcuni”.