Da allora vive sotto scorta e anche di recente una delle «sue» case è stata vittima di un attentato (cf. Avvenire del 11/10/2014).Dalle regioni del Sud le mafie hanno accresciuto la loro influenza anche nel resto del Paese e in molti luoghi del mondo mandando in frantumi la coesione sociale, provocando l’impoverimento materiale e spirituale dei territori, lasciando una scia di sangue e di povertà. «È difficile per qualsiasi prete vivere in Calabria senza incontrarle, senza doverci fare i conti, senza denunciarle in qualche predica o inserirle miratamente nella catechesi».Le frasi vigorose pronunciate contro i mafiosi da Giovanni Paolo II e da papa Francesco e gli omicidi di don Pino Puglisi a Palermo e di don Peppe Diana a Casal di Principe ribadiscono un’urgenza non più rinviabile: vincere l’indifferenza e la paura educandoci ed educando all’onestà e alla trasparenza. Un compito che chiede alla società di organizzarsi con pratiche attive della legalità e alla Chiesa di sperimentare interventi corali e una pastorale adeguata.
Giacomo Panizza, Roberto Mistretta, coordina Nadia Donato (City One)
Giacomo Panizza, La mafia sul collo. L’impegno della Chiesa per la legalità nella pastorale, EDB
Roberto Mistretta, Rosario Livatino. L’uomo, il giudice, il credente, Paoline Editoriale Libri
Evento