Dal 18 al 23 giugno Lamezia Terme è stata, ancora una volta, il palcoscenico a cielo aperto del Festival dei libri sulle mafie, Trame, che da tredici anni ospita i protagonisti del dibattito sull’illegalità e le infiltrazioni delle mafie nella società, nella politica e nell’economia legale.
“É stata una edizione straordinaria. Molto partecipata, inclusiva, con diversi incontri e tanti ospiti. La piazza gremita e gli altri luoghi sempre attraversati dalle persone, dimostrano quanto Trame sia patrimonio di questa città” – ha commentato il giornalista Giovanni Tizian che guida la direzione artistica dell’evento ormai da tre anni.
“Giunto alla sua tredicesima edizione Trame ha mantenuto l’entusiasmo e la curiosità delle origini e ha messo in campo l’esperienza dell’ormai suo lungo cammino – ha detto il presidente della fondazione Trame ETS Nuccio Iovene - Si sono moltiplicati i linguaggi utilizzati nel festival che, dallo scorso anno ha la durata di sei giorni, passando dall’arte alla fotografia, dai reading agli spettacoli teatrali, dalla musica ai libri, dai documentari ai film, dalle testimonianze ai dati, ragionando sempre sul tema della lotta alle mafie e della costruzione di una società più libera. Sono cresciuti gli incontri e i compagni di strada, sia tra gli sponsor che le collaborazioni, con una partecipazione sempre più ampia non solo individuale ma anche di soggetti collettivi. Infine – ha concluso Iovene - ed è la cosa che mi ha di più colpito, in questa edizione sono stati tanti i partecipanti che hanno ricordato come da giovani avessero avuto l’occasione di seguire il festival, un’esperienza che li ha positivamente segnati e a cui sono rimasti affezionati. Anche a loro, dunque, insieme a tutti quelli che ci hanno seguito nel corso di questi sei giorni intensi, un ringraziamento per la loro presenza”.
Migliaia le presenze ogni giorno tra i cinquanta eventi in programma nelle tre locations canoniche del festival a cui quest’anno, per la prima volta, si sono aggiunti altri luoghi: piazza Mazzini, la Stazione Centrale, il Tribunale e il Teatro F. Costabile di Lamezia Terme.
Il festival è stato particolarmente seguito anche attraverso i canali social ufficiali di Trame e il sito web, ottenendo numeri che riflettono il crescente interesse e coinvolgimento anche da parte della comunità sulla piazza virtuale: la pagina Facebook ha raggiunto una copertura di 75.877 utenti con un totale di 21.464 interazioni sui post, mentre il profilo Instagram ha raggiunto 166.254 account generando 14.313 interazioni sui contenuti. Il sito web ha registrato 6.900 utenti unici, con visitatori provenienti non solo dall'Italia, ma anche da altri Paesi come Finlandia, Stati Uniti, Francia, Austria, Paesi Bassi, e Irlanda. Il canale YouTube ha totalizzato ben 11.014 visualizzazioni.
La stampa locale e regionale - tra cui Quotidiano del Sud, Gazzetta del Sud e Corriere della Calabria - ha contribuito quotidianamente al racconto degli eventi, che hanno trovato spazio anche su testate nazionali come Il Fatto Quotidiano, la Repubblica, Il Manifesto, Corriere della Sera, Domani, Vita, il Tempo, Artribune, Antimafia Duemila, Italia che Cambia, Il Mattino, ma anche su Tgcal24, Rai News, TGR Calabria e Rai Radio1.
Tra le novità più interessanti e attrattive di Trame13, l’installazione della mostra "Visioni Civiche - L'arte restituita. Dalle opere confiscate alle mafie al bene comune", realizzata in collaborazione con l'associazione Metamorfosi e comprendente quarantaquattro opere d’arte visitabili gratuitamente fino al 28 luglio negli spazi del Museo Archeologico Lametino. L'esposizione prevede pezzi pregiati sequestrati alla criminalità organizzata, tra cui Giorgio De Chirico, Antonio Ligabue, Paul Kostabi, Michele Cascella, Michele Cassinari, Cesare Berlingeri, Massimo Catalani, Luca Dall’Olio, Marco Lodola, Max Marra, Paolo Porelli, Pietro Annigoni, Franz Borghese e Bruno Caruso. Il progetto espositivo, oltre ad avere un importante e significativo valore artistico, nel contesto del Festival dei libri sulle mafie ha rappresentato la volontà civica di consentire alla collettività di fruire di un patrimonio ottenuto illecitamente. Nel corso del Festival la mostra ha già registrato oltre seicento presenze. Nelle prime cinque ore del primo giorno i visitatori erano già 230. “Visioni Civiche. L’arte restituita” non è stata l’unica mostra di Trame13. Il chiostro di San Domenico ha ospitato anche “Il caso Africo” dall’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo, mostra fotografica ideata e prodotta da Cortona On The Move in collaborazione con Intesa Sanpaolo e Gallerie d'Italia, a cura di Paolo Woods, supervisione scientifica di Barbara Costa, ricerca iconografica di Serena Berno e Silvia Cerri. La memoria di Africo “vecchio” rappresenta l’emblema della questione meridionale e il simbolo dell’abbandono da parte dello Stato di una porzione del proprio territorio: la raccolta ha proposto integralmente un reportage risalente al 1948 e commissionato dall’Europeo.
Trame, inoltre, ha “contaminato” tutto il territorio lametino con altre installazioni: al teatro Costabile l’esposizione di #leparolevalgono in collaborazione con Fondazione Treccani Cultura, una selezione di parole chiave tratte dal Vocabolario Treccani; al tribunale di Lamezia Terme “Una vita contro la mafia” a cura di Istituto Superiore Einaudi-Molari di Rimini in collaborazione con l’Osservatorio sulla criminalità organizzata della Provincia di Rimini ed il Comune di Rimini; infine, alla Stazione di Lamezia Terme Centrale, “Il popolo di Trame”, un dialogo fotografico che riassume volti e luoghi di una città in fermento contro le mafie, un excursus sull’impegno civile crescente attraverso gli scatti di Mario Spada, curati da Giuseppe Prode, che fin dalla prima edizione (2011) ha vissuto insieme alla piazza di Lamezia Terme l’esperienza open mind di cui il festival è espressione.
L’esperienza di #trameincittà è proseguita poi con alcuni reading dislocati in zone diverse rispetto a quelle canoniche e, in particolare, a Piazza Mazzini e ancora alla stazione di Lamezia Terme Centrale.
Nel corso del festival sono stati presentati oltre venti libri con il coinvolgimento di quattordici diverse case editrici. Sono stati inoltre illustrati: il report “Amministratori sotto tiro” redatto dell’associazione Avviso Pubblico Enti locali e Regioni contro mafie e corruzione, il rapporto annuale Ecomafie di Legambiente in anteprima nazionale, e il report “RimanDATI” realizzato dall’Associazione Libera, presente anche con uno stand con i prodotti delle cooperative sociali che gestiscono beni confiscati alla mafia.
Nei diversi panel proposti ogni giorno sono stati approfonditi i temi dell'impegno per contrastare le infiltrazioni della mafia nell’economia legale e della tutela degli imprenditori onesti in collaborazione con Confcommercio, di ndrangheta digitale e intelligenza artificiale, memoria e antimafia, come suggerito dal titolo dell’edizione, delle nuove rotte delle mafie e dalla ndrangheta in particolare, di giornalismo d’inchiesta e investigativo, di donne coraggiose, di accoglienza, di sanità, di letteratura noir e sud Italia, della stagione dei sequestri in Italia. Ma anche di temi 'caldi' dell'agenda politica come l’autonomia differenziata e il ponte sullo Stretto.
Ognuna delle sei giornate di dibattito si è arricchita delle testimonianze e dei racconti di personalità del mondo istituzionale, culturale, politico, dell’informazione e della società civile, nazionali e internazionali.
Speciali momenti sono stati dedicati alla memoria di Giacomo Matteotti, cento anni dopo il delitto fascista a Roma, di Giuseppe Fava nel quarantesimo anniversario dell’omicidio, di Giuseppe Valarioti, e del poeta lametino Franco Costabile nel centenario della sua nascita.
Insieme a Piazze Connection, la rete dei Festival Antimafia promossa anche da Trame, si è riflettuto sulla stagione dei sequestri in Italia attraverso le storie di Giuseppe Bertolami, Lollò Cartisano e Steno Marcegaglia.
La manifestazione ha rinnovato l’intesa con il Premio per il giornalismo investigativo Roberto Morrione e, per la prima volta, ha ottenuto la collaborazione di Global Initiative Against Transnational Organized Crime GI-TOC.
Il festival, concluso sulle note dei brani del cantautore calabrese Peppe Voltarelli, è stato promosso da Fondazione Trame ETS e Associazione Lamezia Antiracket, con il sostegno di
Regione Calabria, Comune di Lamezia Terme, Carical Fondazione Cassa di risparmio di Calabria e di Lucania, Confcommercio Imprese per l’Italia, Eni, Camera di Commercio di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia, PagoPA, Spi CGIL, Fondazione Finanza Etica, Arci Nazionale, BCC Calabria Ulteriore.
Ha ottenuto quest’anno il patrocinio di Camera dei Deputati, Ministero degli Interni, Rai per la Sostenibilità ESG, e la pregevole collaborazione di: Fondazione Treccani Cultura, Legambiente, Libera, Avviso Pubblico, Direzione Regionale Musei Calabria - Museo Archeologico Lametino, RFI Rete Ferrovia Italiana, Cortona On The Move, Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo, Rete delle Culture, Premio Roberto Morrione, Piazze Connection, Global Initiative Against Transnational Organized Crime, Fondazione Una Nessuna Centomila, Fondazione Giuseppe Di Vittorio, Fondazione Istituto C. Vismara G. De Petri Onlus, ENS Ente Nazionale Sordi Catanzaro, Mani Libere Associazioni Antiracket della Calabria, CSV Centro Servizi per il Volontariato Calabria Centro, Movimento Umanità In Ricerca, Sistema Bibliotecario Lametino, Civico Trame, Chiostro Caffè Letterario, Pan&Quotidiano, Soroptimist Club Lamezia Terme.
Il Progetto TRAME 13 ha partecipato al bando PAC 2014/2020 - Asse VI Az. 6.8.3. Avviso Eventi di Promozione Culturale 2024. Con il supporto di Ministero della Cultura Regione Calabria - Calabria Straordinaria - Comune di Lamezia Terme.
“Grazie a tutt*, dai volontari allo staff, agli ospiti. Ma soprattutto a tutte le persone che hanno attraversato i tanti luoghi del festival in questi sei giorni. Una storia che lascia una traccia a futura memoria” – sono state ancora le parole del direttore Tizian.
L’appuntamento in piazza è fissato per giugno 2025 con l’edizione numero quattordici.