Scheda Libro


Sinossi

Nicola Biondo, Giuseppe Gulotta, Alkamar. La mia vita in carcere da innocente, Chiarelettere

Dopo 22 anni di carcere Giuseppe Gulotta racconta la sua storia incredibile e la sua resurrezione.

“Una storia tenebrosa, violenta, inaccettabile… La liberazione (atrocemente tardiva) di un innocente non basta a chiudere una pagina così sporca.”
Michele Serra, “la Repubblica”, 15 febbraio 2012.

“Per trentasei anni sono stato un assassino. Mi hanno costretto a firmare una confessione con le botte, puntandomi una pistola in faccia, torturandomi per una notte intera. Mi sono autoaccusato: era l’unico modo per farli smettere. Da lì in avanti non ho avuto un attimo di pace. Oggi ho cinquantacinque anni. Ho passato in una cella i migliori anni della mia vita. Mi chiamo Giuseppe Gulotta e questa è la mia storia.”

Una storia vera e incredibile, che si legge come un giallo. A diciotto anni Giuseppe Gulotta, giovane muratore con una vita come tante, viene arrestato e costretto a confessare l’omicidio di due carabinieri ad “Alkamar”, una piccola caserma in provincia di Trapani. Il delitto nasconde un mistero indicibile: servizi segreti e uomini dello Stato che trattano con gruppi neofascisti, traffici di armi e droga. Per far calare il silenzio serve un capro espiatorio, uno qualsiasi. Gulotta ha vissuto ventidue anni in carcere da innocente e trentasei anni di calvario con la giustizia. Non è mai fuggito. Ha lottato a testa alta e in questo libro racconta tutto per la prima volta: l’arresto, le torture, i processi (ben nove), la prigione, l’amore per Michela, che ha conosciuto mentre attendeva la sentenza definitiva (cioè l’ergastolo), il figlio,William, che ha visto crescere dall’altra parte del vetro divisorio, durante i colloqui settimanali, la verità su Alkamar.
Oggi Gulotta è un uomo libero, la sua storia è finita su tutti i giornali e in tv, è stato ospite di Fabio Fazio a QUELLO CHE (NON) HO, la trasmissione con Roberto Saviano. In molti lo fermano per strada manifestandogli stima e ammirazione. Dalle istituzioni e dall’Arma dei carabinieri nemmeno un comunicato di scuse.

AUTORI

Giuseppe Gulotta, 55 anni, nel febbraio del 2012, dopo trentasei anni di calvario giudiziario e dopo ventidue anni di carcere, è stato assolto per non aver commesso il fatto. Era accusato dell’omicidio di due carabinieri ad Alcamo Marina, in provincia di Trapani. È stato picchiato e costretto a confessare. La sentenza di revisione che lo ha assolto dopo più di trent’anni è arrivata grazie alle rivelazioni di uno dei carabinieri presenti alle torture, che per la prima volta e solo a partire dal 2008 ha riportato ai magistrati la sua versione dei fatti.

Nicola Biondo, giornalista e scrittore, scrive su “l’Unità”. Ha collaborato alla trasmissione tv BLU NOTTE di Carlo Lucarelli. E’ autore del libro IL PATTO. DA CIANCIMINO A DELL’UTRI, LA TRATTATIVA STATO E MAFIA NEL RACCONTO INEDITO DI UN INFILTRATO (con Sigfrido Ranucci, Chiarelettere 2010).

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Alkamar

La mia vita in carcere da innocente
Nicola Biondo, Giuseppe Gulotta
Chiarelettere
2013

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17:30

20 giugno 2013

Chiostro San Domenico

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Vent’anni in carcere da innocente

Giuseppe Gulotta ne parla con Carmelo Sardo (giornalista)
(Nicola Biondo, Giuseppe Gulotta, Alkamar. La mia vita in carcere da innocente, Chiarelettere)

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