Il festival
IL FESTIVAL
Nato nel 2011, si svolge ogni anno a giugno nella città di Lamezia Terme. Qui scrittori, giornalisti, magistrati e studiosi, si incontrano nelle piazze della città per discutere e presentare libri dedicati al fenomeno delle mafie.
Non solo un festival, Trame è una testimonianza etica di impegno, dove le storie dei protagonisti, gli approcci storici e scientifici al fenomeno, le contaminazioni di generi e linguaggi danno vita ad un evento dal forte valore culturale per la lotta alle mafie.
Cinque giorni di eventi
Nei cinque giorni di festival il programma prevede circa cinquanta appuntamenti, che hanno luogo tutti i giorni dalle 17:00 alle 24:00 nelle piazze e nei palazzi storici della città. Gli appuntamenti sono tutti gratuiti.
Oltre alle numerose presentazioni di libri, il festival ospita appuntamenti speciali con personalità di spicco, quali rappresentanti dello Stato, esponenti del mondo della cultura e della società civile. Gli incontri, aperti al confronto con il pubblico, si svolgono a più voci o sotto forma di intervista dialogata, e diventano occasione per approfondire tematiche e raccontare testimonianze.
Significativi sono i contributi di molti artisti, grazie ai quali Trame si arricchisce di spettacoli teatrali, concerti, proiezioni cinematografiche e mostre fotografiche.
Nella fascia oraria dalle 10:00 alle 17:00 Trame offre inoltre laboratori gratuiti dedicati ai più giovani e ai professionisti del settore. Gli appuntamenti, in forma di seminario, approfondiscono il giornalismo d’inchiesta, i linguaggi della comunicazione e i linguaggi artistici.
Storia di un festival
Trame – Festival dei libri sulle mafie nasce nel 2011 da un’idea dell’allora assessore alla cultura del Comune di Lamezia Terme, nonché presidente onorario della FAI (Federazione delle Associazioni Antiracket e Antiusura italiane) Tano Grasso, insieme alla direzione del giornalista de “L’Espresso” Lirio Abbate, e si afferma fin da subito come un importante appuntamento di discussione, analisi e confronto sui temi della legalità e del diritto, in una terra complessa come la Calabria.
La prima edizione del festival infatti suscita un interesse che va oltre le aspettative.
Con il sostegno di ALA (Associazione Lamezia Antiracket) nasce la Fondazione Trame, promotrice del festival e di tutte le iniziative collaterali che successivamente ne deriveranno.
Nel 2013 la direzione artistica del festival passa al giornalista e scrittore Gaetano Savatteri.
Nel corso delle cinque giornate di manifestazione, scrittori, giornalisti, magistrati e studiosi si incontrano nelle piazze della città per discutere e presentare libri dedicati al fenomeno delle mafie. Non solo festival, Trame è una testimonianza etica di impegno, dove le storie dei protagonisti, gli approcci storici e scientifici al fenomeno, la contaminazione di generi e linguaggi, danno vita a un evento dal forte valore culturale per la lotta alle mafie. Gli incontri nelle piazze sono il cardine del Festival Trame. Oltre alle numerose presentazioni di libri, ospita incontri speciali con personalità di spicco, quali rappresentanti dello Stato, esponenti del mondo della cultura e della società civile.
Hanno partecipano magistrati come Nicola Gratteri, Gian Carlo Caselli, Piercamillo Davigo; giornalisti come Attilio Bolzoni (La Repubblica), Raffaella Calandra (Radio24), Carlo Bonini (La Repubblica), Marco Travaglio (Il Fatto Quotidiano), Luisella Costamagna (Agon Channel), Peter Gomez (Il Fatto Quotidiano), Corrado Formigli (La7), Riccardo Iacona (Rai). Offrono il loro contributo storici e sociologi come Nando Dalla Chiesa, Enzo Ciconte e “osservatori” stranieri delle mafie italiane come Marcelle Padovani e John Dickie. Sono stati prestigiosi ospiti del festival il Presidente del Senato Pietro Grasso, i Ministri Maria Carmela Lanzetta e Massimo Bray, la Presidente della commissione antimafia Rosy Bindi e personaggi della società civile come Don Luigi Ciotti, la Sindaca Giusi Nicolini e il già Sindaco Ignazio Marino. Preziosi sono i contributi di scrittori come Giancarlo De Cataldo, Gianrico Carofiglio, Carmine Abate, Maurizio De Giovanni e di registi come Roberto Andò, Mimmo Calopresti, Pierfrancesco Diliberto (PIF), Diego Bianchi (Zoro), che raccontato i fenomeni mafiosi e quelli dell’emigrazione. Infine animano le serate attori, musicisti e personaggi dello spettacolo come Luigi Lo Cascio, Sabina Guzzanti, Lina Sastri, Salvatore Ficarra e Valentino Picone, Paolo Briguglia, Brunori SaS, Tinturia, Cristiano Godano, Francesco Carlo kento, Francesco Cafiso, Chef Rubio e molti altri.
Gli incontri, aperti al confronto con il pubblico, si svolgono a più voci o sotto forma di intervista dialogata e diventano occasione per approfondire tematiche e raccontare testimonianze. Significativi sono i contributi di molti artisti, grazie ai quali Trame si arricchisce di spettacoli teatrali, concerti, proiezioni cinematografiche e mostre fotografiche.
Nel 2020, con il diffondersi della pandemia da Covid19, eccezionalmente l’appuntamento si è svolto a dicembre on-line, sui canali Facebook e Youtube di Trame. Festival dei libri sulle mafie, e sulle pagine di una rete di partner e sostenitori, tra cui Treccani, Rizzoli, il blog Mafie di Repubblica, il Sistema Bibliotecario Lametino e numerose librerie calabresi. L’edizione digitale si è tradotta in un'opportunità unica per il festival per attraversare la rete creando uno spazio virtuale in cui mantenere vivo il dibattito e incentivare il confronto.
Dopo sette edizioni curate dal giornalista e scrittore Gaetano Savatteri, nel 2021, in occasione del ritorno in piazza del festival, la direzione artistica è passata al collega Giovanni Tizian.
Il direttore Giovanni Tizian
Giovanni Tizian è il direttore artistico di Trame. il festival dei libri sulle mafie a partire dalla decima edizione.
Nato a Bovalino, in Calabria, nel 1982, è firma del quotidiano ‘il Domani’. Ha scritto di criminalità organizzata sulle pagine de l’Espresso e la Repubblica, dopo aver mosso i primi passi nel giornalismo sulla Gazzetta di Modena che non ha mai abbandonato, occupandosi di cronaca, giudiziaria, economia e organizzazioni criminali. Ha collaborato con il mensile Narcomafie e il portale Stop’ndrangheta.it.
E’ autore di: “Gotica, ‘ndrangheta, mafia e camorra oltrepassano la linea”, Round Robin; “La nostra guerra non è mai finita” e de “Il clan degli invisibili”, Mondadori; “Rinnega tuo padre”, Laterza; “Atlante illustrato di Cosa Nostra” e “Atlante illustrato della ‘ndrangheta”, Mondadori Electa; “Il Libro nero della Lega”, Laterza. Negli anni ha collezionato: il premio per i cronisti di provincia dedicato a Enzo Biagi, il Premio Gian Piero Orsello – Città di Civitavecchia, il Premio nazionale Giuseppe Fava, il Premio Speciale alle Personalità Formica D’Oro 2018, il Premio Inchiesta 2019 di Castelfidardo, una menzione speciale al premio Biagio Agnes, e la “Colomba d’oro per la pace” dell’Archivio per il disarmo.
Ha dedicato ogni riconoscimento ai giornalisti precari, sfruttati, e minacciati.
Ha vissuto sotto scorta per aver raccontato sulla Gazzetta di Modena il business delle slot machine illegali che faceva capo alla famiglia Femia.
Ma con la mafia ha iniziato a fare i conti fin da bambino, dopo l’uccisione di suo padre Peppe, bancario a Locri, il 23 ottobre 1989, assassinato a colpi di lupara mentre rincasava. Le indagini non produssero alcun risultato, nonostante si fosse subito profilata la pista legata ad una pratica bancaria in odore di mafia.