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Sinossi

Nel 2009, quando ancora frequenta il liceo, Elia Minari si accorge che le feste della sua scuola si tengono in una discoteca gestita da personaggi vicini a una cosca mafiosa: perché viene sempre scelto quel locale? E cos'hanno da spartire quei personaggi con la rassicurante provincia emiliana? Elia studia i documenti, inizia a fare delle domande scomode, insieme ad alcuni amici dà vita a un giornalino studentesco e a un'associazione, Cortocircuito. Poi realizza una serie di video-inchieste sulla presenza delle mafie al Nord e approfondisce casi sempre più importanti, fino agli appalti Tav e alla gestione dei rifiuti nella Pianura Padana. Elia denuncia e si scontra con un'omertà inattesa, accompagnata da accuse pubbliche («Danneggi il turismo, rovini le imprese del territorio») e minacce esplicite. Eppure non si ferma e le sue inchieste arrivano in tribunale, all'interno di cinque indagini della magistratura sulle infiltrazioni criminali al Nord. Guardare la mafia negli occhi restituisce il senso dell'impegno civico di Elia, che smaschera il vero volto della 'ndrangheta: dedita a crearsi un'immagine pulita anche tramite trasmissioni pilotate di tv locali e articoli di giornale, abile nell'utilizzo strategico dei social media, interessata agli eventi sportivi e popolari, capace di camuffarsi. Perché, come scrive nella prefazione il procuratore nazionale antimafia Franco Roberti, "la vera forza delle mafie è fuori dalle mafie".

Guardare la mafia negli occhi

Le inchieste di un ragazzo che svelano i segreti della 'ndrangheta al Nord
Elia Minari
Rizzoli
2018

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18:00

23 giugno 2018

Chiostro San Domenico

Trame.8 Eventi
Il ragazzo che scoprì la mafia

Elia Minari, Gaetano Paci (Procuratore aggiunto Reggio Calabria), coordina Maria Scaramuzzino (Gazzetta del Sud)

Nell'ambito del progetto #trameascuola

Intervista con le storie

Evento