NEWS

La mafia che canta: i neomelodici, il loro popolo, le loro piazze

Condividi:

di Gilberto Villella e Ilenia Ciambrone


“La mafia che canta” è un libro di Calogero Ferrara e Francesco Petruzzella che analizza il connubio mafia-cantanti neomelodici. Protagonisti del dibattito, nella seconda giornata di Trame.10, sono stati la musica neomelodica, le sue potenzialità e il motivo della sua popolarità. 
La risposta è da ricercarsi in una spiccata facilità di linguaggio e di messaggio, in quanto si vuole tutto e subito senza sforzo.  Un ulteriore riscontro risiede nei social network, che semplificano la divulgazione dei messaggi di odio del sistema malavitoso. 
Le fondamenta di questo consenso hanno radici storiche: fin dagli anni ’70, spiegano gli autori, il dialetto napoletano riuscì ad attecchire nei quartieri palermitani. Venne creata un’asse di lavoro criminale tra Napoli e Palermo, in particolare nel contrabbando di tabacchi. Fu un’influenza così potente da incidere perfino sulla metodologia di omicidio adoperata dai mafiosi. 
Tutt’ora la compenetrazione tra le due culture è la carta vincente per la diffusione di questa condotta.
Laddove c’è richiesta di consenso c’è un’offerta fornita da quelli che vengono definiti “Neomelodici di Terza Generazione”, tramite i loro mezzi. 
Infine, hanno osservato gli ospiti dell’evento, si commette l’errore di sottovalutare le connessioni tra cantanti neomelodici e mondo della politica: non è infatti insolito che personaggi del panorama politico affianchino certe idee e che entrambi questi schieramenti si ritrovino d’accordo nel malvedere all’opera la giustizia.

ULTIMI ARTICOLI

Asset Publisher

Martedì 16 luglio l'evento L'ARTE RECUPERATA L'ARTE RESTITUITA. GLI STRUMENTI DI TUTELA PER I BENI CULTURALI

Nell’ambito della mostra "Visioni Civiche. L'arte restituita" inaugurata in occasione della tredicesima edizione del festival dei libri sulle mafie


Il Presidente Occhiuto in visita oggi alla mostra “Visioni Civiche. L’arte restituita” promossa dalla Fondazione Trame

Occhiuto: “Un modello che deve essere replicato”


A Trame13 le opere d’arte confiscate alle mafie nell’inedito progetto espositivo “Visioni Civiche - L'arte restituita. Dalle opere confiscate alle mafie al bene comune”

La mostra è gratuita e visitabile fino al 28 luglio presso il Museo Archeologico Lametino


In memoria del giudice Francesco Ferlaino, primo magistrato ucciso dalla ndrangheta in Calabria

In occasione del 49esimo anniversario della morte, una nuova stele commemorativa è stata installata su Corso Giovanni Nicotera a Lamezia Terme


TRAME

Navigation Menu

TRAME365

Navigation Menu

ABOUT

Navigation Menu