Persone come tante. La famiglia, un lavoro, progetti per il futuro. Poi l’impensabile. I numerosi familiari delle vittime di stragi mai chiarite del tutto vedono da un giorno all’altro ribaltata la propria esistenza per cercare una verità oggettiva, per chiarire le responsabilità, per far sì che quanto accaduto non venga dimenticato. Da Piazza Fontana alla stazione di Bologna, dagli aerei caduti a Ustica e sulla scuola di Casalecchio di Reno, al traghetto Moby Prince a Livorno, questo libro racconta l’esperienza di gente comune costretta a diventare “straordinaria”. Uomini e donne che, colpiti da una sciagura inimmaginabile, hanno scelto di unirsi in associazioni, e fare del proprio dolore una nuova ragione di vita.