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Novantadue. L’Italia di oggi trent’anni dopo le stragi di mafia

Tagliato il nastro dell’undicesima edizione di Trame Festival

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“Trame 11 nasce riflettendo sul 2022 e i 30 anni dalle stragi di mafia e non solo. Considero il Novantadue un anno di svolta di questo paese, perché di quei fatti vediamo le conseguenze anche oggi”. Apre così il festival, il direttore artistico di Trame, Giovanni Tizian, nella cornice storica di Palazzo Nicotera a Lamezia Terme, dando così la chiave di lettura, che unisce tutti gli incontri e gli eventi di queste cinque giornate, dedicate ai libri sulle mafie.

“Novantadue, molto semplicemente racchiude tutto”, continua Tizian, “soprattutto lo spirito di questa edizione, una riflessione che vogliamo fare su tanti aspetti: quali l’evoluzione dei fenomeni criminali, di come è cambiata la politica, di come sono cambiati i fenomeni della corruzione”.

Al centro della riflessione di questa undicesima edizione anche il tema della guerra, che a trentuno anni di distanza dalla Guerra del Golfo, ritorna come un fantasma in Ucraina. Riflettere sull’Italia delle stragi di mafia del Novantadue, diventa così una vera e propria finestra sull’attualità.

Il ringraziamento di Nuccio Iovene, presidente della Fondazione Trame, quest’anno va innanzitutto a tutti i giovani volontari di Trame Festival, a Giovanni Tizian, all’Associazione Antiracket Lamezia e a tutti gli sponsor e partner di Trame Festival, tra cui la Regione Calabria, il Comune di Lamezia Terme, il Gruppo Poste Italiane, Confcommercio – Imprese per l’Italia, Camera dei Deputati, Rai per il Sociale e Ferrovie dello Stato Italiane, queste ultime rappresentate sul palco da Dario Cirrincione.

Non mancano i saluti del sindaco di Lamezia Terme, Paolo Mascaro, le cui parole sono rivolte soprattutto ai tanti giovani volontari che definisce l’immagine più bella e importante di questo festival.

Da dieci anni, un punto fermo rimane anche il contributo della Fondazione Treccani Cultura: “Noi crediamo molto negli obiettivi di questo festival”, afferma Loredana Lucchetti, perché come la nostra Fondazione, punta fortemente sulla formazione come interesse principale, attraverso il lavoro nelle scuole”.

Giovanni Tizian, infine lancia la novità di quest’anno, dedicata all’ultimo appuntamento delle giornate, che si concluderanno sempre con un momento in cui i libri lasceranno il posto alla musica, al teatro, o al cinema, come la proiezione di questa sera dedicata a Letizia Battaglia.

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