di Giandomenico Muraca e Mariacristina Stuppia
“Lo rifaresti?” “Lo rifarei altre mille volte su mille”. Una storia di coraggio di cui èprotagonista Salvatore Caccamo, imprenditore di Taurianova (RC)e proprietario di un ristorante costretto a chiudere a causa delle pressioni mafiose che gli hanno fatto terra bruciata tra i potenziali clienti e impedito di trovare dipendenti. “La dignità non ha prezzo ela legalità vince sempre”: Salvatore Caccamo ha deciso di non piegarsi all’arroganza e alla prepotenza criminale, denunciando e apparendo alla sua stessa famiglia come carnefice e non vittima. Al contrario le forze dell’ordine e la magistratura, l’avvocato Roberto Ripepi e l’Associazione Antiracketstati sempre presenti e gli hanno dato il coraggio di continuare la lotta. Il problema che solleva la storia di Salvatore Caccamo, oltre al condizionamento mafioso, è il coinvolgimento della società civile che, bloccata dalla paura, alimenta ancora di più le forze criminali.La storia di Salvatore Caccamo è un invito a ognuno a liberarsi dalle catene della criminalità, resistere e ribellarsi con la propria presenza, la propria testimonianza e la consapevolezza che solo insieme, la lotta alle mafie si può.