di Maria Concetta Di Cello, Valentina Mariapia Grandinetti
Quinto appuntamento della quarta giornata di Trame.12, “Mani libere: storie di donne e di uomini”, organizzata dall’associazione Antiracket, vede protagonista Giuseppe La Ruffa con la moderazione di Maria Elena Saporito.
Giuseppe La Ruffa, imprenditore di Polistena, è a capo dell’impresa edile precedentemente gestita dal padre e dallo zio. Nell’incontro, l’imprenditore ha condiviso la sua testimonianza riguardo alle pressioni della criminalità organizzata che impediscono alle imprese del territorio di poter svolgere serenamente il proprio lavoro.
Come gli altri incontri tenuti nei giorni passati da altri membri dell’Antiracket, anche in questa occasione è stata ribadita la necessità delle aziende di creare un unico fronte per resistere ai tentativi di sopraffazione della mafia. Fare rete è fondamentale per poter fronteggiare il fenomeno dell’estorsione, Giuseppe La Ruffa ha infatti dichiarato di “non aver mai sentito di avere le spalle larghe” ma è proprio questa rete di supporto costituita dall’associazione a conferirgli sicurezza. Egli si augura che questa sicurezza possa in futuro essere tale da consentire agli imprenditori di dedicarsi completamente alle proprie attività, privi delle pressioni mafiose.
È stato inoltre evidenziato come, per raggiungere questo stato di tutela degli imprenditori, sia fondamentale rendere consapevoli i giovani, attivando progetti nelle scuole: solo parlando di questo problema si costituirà una società diversa.
Allo stesso modo, non bisogna solamente investire negli adulti del domani, esistono già strumenti di supporto per le imprese di oggi. Un esempio portato avanti da Giuseppe La Ruffa è lo sportello di Polistena che offre infatti prima di tutto un supporto psicologico agli imprenditori.
Analogamente, l’associazione antiracket, nata a Lamezia Terme nel 2003 ,ma nella quale Giuseppe la Ruffa è entrato a far parte più tardi, è un brillante esempio di come la cooperazione tra imprenditori possa giovare all’intera comunità cittadina. Nella stessa città sono organizzati anche eventi come il festival Trame, utili a promuovere storie come quella di Giuseppe e degli altri sostenitori dell’Associazione Antiracket.