di Luca Martinelli
È la musica del flauto di Franco D’Aniello e della chitarra di Gianluca Spirito (Modena City Ramblers) a concludere la seconda giornata del trame film festival. La presentazione del libro di D’Aniello sulla storia della band emiliana è infatti un mix di aneddoti raccontati al pubblico e canzoni.
“E’ la dimensione del racconto a contraddistinguerci “ dice D’Aniello. Racconta con entusiasmo la sua esperienza di fiatista nella band e anche le collaborazioni da solista. In particolare è forte il ricordo della collaborazione con i Jethro Tull con i quali ha creato un bellissimo rapporto umano e professionale. Altra collaborazione importante è quella con Francesco Guccini in una reincisone de “La canzone del bambino nel vento” nel disco “Appunti partigiani”. Il discorso si sposta poi sulla tematica antifascista: viene infatti ribadito il fatto che l’Italia non ha ancora fatto i conti con il periodo della dittatura Mussoliniana. Subito dopo viene ricordata con profondo senso di partecipazione la visita ad Aushwitz con i ragazzi del “Treno della memoria” e del silenzio di quel luogo di orrore. L’impegno sociale permane anche nella lotta contro le mafie: viene ricordato il tour con il supporto di Libera del 2009 sfruttando come location i beni confiscati alle mafie e una visita in un’azienda agricola a Castel Volturno dedicata a Don Peppe Diana. La discussione si chiude ma rimane la musica: la conclusione dell’evento è sulle note de “I cento passi” e di “Bella ciao”, cantata da tutta la piazza.