Francesca Prestia è una cantautrice catanzarese.
È l’unica donna cantastorie della Calabria che compone ballate anche in lingua grecanica e arbëreshe.
È diplomata in flauto traverso (ha conseguito il compimento inferiore di Composizione); è diplomata in Musicoterapia, laureata in Dams Musica (Facoltà di Lettere e Filosofia).
Nel giugno 2015 ha eseguito, nella serata finale di Musicultura 2015 a Macerata con il cantautore Roberto Vecchioni il duetto amoroso ispirato alla traduzione de “Il Cantico dei cantici” in lingua grecanica curata dal poeta Salvino Nucera.
Oltre a numerose ballate finalizzate a far conoscere personalità illustri della cultura occidentale (Gioacchino da Fiore, Tommaso Campanella, Bernardino Telesio, San Francesco di Paola e Cassiodoro), di particolare importanza sono le ballate composte per cantare i “vinti” che resistono e denunciano la mafia, a incominciare dalla Ballata per Lea Garofalo.
Dal 2012 è referente provinciale per il M.I.U.R. sul progetto sperimentale “Dedicato a Lea e a tutte le donne calabresi”, promuovendo su tutto il territorio regionale e nazionale la cultura della Legalità e delle Pari Opportunità e presso il Medimex di Bari, ha ricevuto la Menzione Speciale per la sua “Ballata di Lea” nel Contest Musica contro le mafie.
Su Riace modello di accoglienza e integrazione dei migranti ha composto ad agosto del 2018 una ballata (Riace forever) col sussidio dello storico Piero Bevilacqua, del pedagogista Nicola Siciliani de Cumis e del giornalista Romano Pitaro.
Il cd “Mare Nostrum” affronta i temi del Mediterraneo visto non solo come problema per via delle migrazioni epocali, ma come mare-ponte, spazio di molteplici e interessanti contaminazioni culturali e per occasioni di sviluppo economico e sociale.
L'ultimo suo cd Donne del Sud - Anch'io Francesca Prestia canto Otello Profazio con dedica di Dacia Maraini e presentazione di Giuseppe Tripodi, è stato pubblicato nel maggio 2019 da Calabria Sona.
Con l'unica rabbina donna d'Italia, Barbara Aiello, che dalla California è rientrata a Serrastretta (Calabria) dove legge la Torah in una piccola sinagoga frequentata da ebrei italiani ed americani, ha collaborato alla realizzazione dello spettacolo “Figli di Ashenez”.
È ideatrice e direttrice artistica di Cuore Cantastoria Festival Nazionale dei Cantastorie, che si svolge a Catanzaro nel Complesso Monumentale San Giovanni e al quale hanno preso parte artisti di più nazioni.