Elia Minari studia Giurisprudenza all’Università di Bologna. Dal 2009, quando frequentava il liceo, realizza inchieste e documentari sulla criminalità mafiosa nel Nord Italia. Nel 2014 il presidente del Senato Pietro Grasso gli ha conferito il “Premio Scomodo” in occasione del 20° Vertice Nazionale Antimafia. L’anno successivo l’Istituto dell’Enciclopedia Treccani lo ha scelto come uno dei “10 personaggi del 2015”. Nel 2016 il presidente della Federazione Nazionale della Stampa gli ha consegnato il premio “Articolo 21”. Ha inoltre ricevuto il premio “Iustitia” dall’Università della Calabria e il premio “Resistenza” dalle mani di Salvatore Borsellino. Ha partecipato come relatore a oltre 220 convegni e incontri pubblici, invitato da università e consigli comunali, sul tema della criminalità organizzata. Hanno parlato delle sue inchieste anche tv e giornali esteri. Il sito dell’associazione Cortocircuito, da lui coordinata, è www.cortocircuito.re.it
A Trame 8 con il libro, Guardare la mafia negli occhi, Rizzoli
Elia Minari, Gaetano Paci (Procuratore aggiunto Reggio Calabria), coordina Maria Scaramuzzino (Gazzetta del Sud)
(Elia Minari, Guardare la mafia negli occhi. Le inchieste di un ragazzo che svelano i segreti della 'ndrangheta al Nord, Rizzoli)
Nell'ambito del progetto #trameascuola Intervista con le storie