È una giornalista freelance specializzata in Medio Oriente e Nord Africa. Collabora con diverse testate nazionali ed internazionali. Esperta di migrazione irregolare, si è specializzata sulla rete dei trafficanti lungo la rotta del Mediterraneo centrale. A dicembre del 2016 ha pubblicato un’inchiesta sulla mafia a ovest di Tripoli rivelando le connessioni chiave tra guardia costiera libica e traffico degli esseri umani, inchiesta per la quale le è stato impedito l’accesso in Libia e ha ricevuto minacce da parte di esponenti della guardia costiera libica. Oggi lavora anche come consulente ricercatrice per think tank e università.
A causa della pubblicazione di una inchiesta scottante sulla collusione della guardia costiera libica con il traffico di migranti, Nancy Porsia ha ricevuto minacce e intimidazioni ed è stata costretta a lasciare la Libia, dove non può più mettere piede. Ad aprile 2021 risulta fra i giornalisti intercettati, non indagati, dalla procura di Trapani nell’ambito di un’inchiesta sulle ONG, un caso di pericolosa violazione giudiziaria di cui si è a lungo discusso.