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Ecomafie a Trame Festival

Illegalità ambientale e grandi opere: a Trame un confronto sui crimini verdi che soffocano il Sud

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Lamezia Terme, 19 giugno 2025 – Oggi, presso Palazzo Nicotera, nel corso del Festival Trame, si è svolto un incontro sul tema delle ecomafie, con la partecipazione di Stefano Ciafani, Presidente di Legambiente, Elena Ciccarello, Direttrice di Lavialibera, Camillo Falvo, Procuratore di Vibo Valentia, e la giornalista rai Viviana Spinella.

"Le regioni Campania, Calabria, Puglia e Sicilia rappresentano dal 40 al 50% dei reati ambientali in Italia, con la Calabria al secondo posto per i crimini legati ai rifiuti, registrando 1137 reati accertati, un aumento del 37% rispetto all'anno precedente. Le denunce sono cresciute del 40%, gli arresti sono triplicati e i sequestri sono aumentati del 30%, nonostante una riduzione del 9% nei controlli. Nella classifica nazionale delle province, Reggio Calabria occupa il secondo posto, seguita da Crotone e Cosenza”, ha dichiarato il Presidente Ciafani.

"Parlando del disastro ambientale, la Calabria è al primo posto con 59 capi accertati” ha affermato Elena Ciccarello, Direttrice di Lavialibera. Nonostante i passi avanti, è necessario monitorare l’efficacia delle leggi e dei processi nel lungo periodo. Il coinvolgimento della società civile è essenziale per fare in modo che la giustizia venga davvero applicata e che le norme siano rispettate”, ha aggiunto.

Camillo Falvo, Procuratore di Vibo Valentia, ha aggiunto: "Il traffico illecito di rifiuti e altri crimini ambientali non possono essere separati dalla componente imprenditoriale e dalla debolezza istituzionale che li alimentano. In Calabria, la gestione dei fondi agricoli e delle risorse idriche è spesso ostaggio di pratiche illegali. È essenziale monitorare con attenzione i progetti infrastrutturali per evitare che diventino terreno fertile per la criminalità organizzata."

L'evento ha visto il coinvolgimento anche del Comitato Uniti per il Golfo e ha trattato il delicato tema delle infiltrazioni mafiose nel settore delle grandi opere e nelle politiche di mobilità al Sud Italia, con un focus particolare sul progetto del Ponte sullo Stretto. Stefano Ciafani ha concluso: "La mobilità nel Sud è un codice rosso. Il progetto del Ponte sullo Stretto, con un costo di 13 miliardi di euro, serve a pochi e avrà un impatto limitato sui calabresi e siciliani. La transizione ecologica deve essere pulita, anche nella sua dimensione penale. È fondamentale evitare che anche un solo euro finisca nelle mani delle cosche mafiose."

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