Il Procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri protagonista della prima serata della manifestazione letteraria lametina dedicata alla lotta alle mafie “Trame Festival”, succedendo alla segretaria del PD Elly Schlein, per presentare il suo ultimo libro “Fuori dai confini. La ndrangheta nel mondo”, Mondadori, scritto ancora a quattro mani con lo storico delle organizzazioni criminali Antonio Nicaso.
Gratteri ha evidenziato la diffusione globale e la capacità di adattamento della ndrangheta che negli anni ha ampliato la propria portata al di là delle frontiere calabresi, diventando sempre più globale, connessa e ramificata.
Superando i confini regionali, la ‘ndrangheta si spinge oggi fino all’Asia, senza disdegnare Africa, America e Australia.
Il traffico di droga resta la principale fonte di guadagno delle organizzazioni criminali. “Aumentano notevolmente le droghe sintetiche, ogni settimana viene creata una pasticca nuova. La nuova frontiera è la cocaina rosa, inodore, quindi difficilmente riconoscibile” ha denunciato.
Ma non solo, anche il traffico di armi, lo sfruttamento della prostituzione e la contraffazione dei prodotti restano attività irrinunciabili; tuttavia, diventano sempre più rilevanti lo smaltimento illegale dei rifiuti tossici e il gioco d'azzardo online illegale, con il ricorso alle risorse telematiche, alla crittografia, alle criptovalute, ai traffici sul dark web.
Non manca infine il riciclaggio, perché la 'ndrangheta emerge soprattutto qui, nella capacità di infiltrarsi all'interno del mondo politico-istituzionale e nello sfruttare l'area grigia dei soggetti compiacenti appartenenti al mondo della finanza e dell'imprenditoria.
In quanto al maxiprocesso alla ndrangheta Rinascita Scott che si avvia alla conclusione, per il quale l’accusa ha chiesto una condanna di oltre 4.700 anni per 322 imputati tra mafiosi e colletti bianchi, Gratteri ha dichiarato che ci sono molti altri processi solo di poco più piccoli, denunciando la grave assenza degli avvocati in udienza, situazione raccontata unicamente dal Corriere della Calabria.
Infine, in riferimento alle ultime riforme della Giustizia il procuratore capo di Catanzaro ha dichiarato che non si può fare a meno delle intercettazioni nei processi di mafia e per le indagini di terrorismo.